Questo articolo ha lo scopo di aiutarti a conoscere meglio la tua ansia e a distinguere l’ansia funzionale da quella disfunzionale.
L’ansia è un’emozione che ha rivestito un ruolo adattivo per gli esseri umani, in quanto ha la funzione di rendere la mente immediatamente attiva e responsiva per reagire ad eventuali pericoli o per affrontare sfide sociali come prove importanti. Eliminarla completamente risulta impossibile e non sarebbe, peraltro, neanche auspicabile.
Tuttavia, se risulta troppo elevata è fondamentale normalizzarla attraverso un trattamento psicologico specifico per i disturbi d’ansia.
Un episodio ansiogeno è caratterizzato da una percezione soggettiva di allarme, paura e terrore. Vediamo nello specifico cosa succede dentro di noi.
La società odierna ci impone un tipo di vita abbastanza frenetico e richiedente sottoponendoci ogni giorno a continue pressioni che innalzano il nostro livello di stress. Tutto questo ha un impatto sul nostro stile di vita e predispone il nostro organismo ad una maggiore vulnerabilità all’ansia.
L’alimentazione squilibrata, l’assunzione di sostanze eccitanti come droghe, nicotina, alcol e caffeina, eventi traumatici e, soprattutto, la qualità del sonno spesso disturbata, incidono in modo significativo sui sintomi ansiosi.
Tutti noi nasciamo con un livello di ansia basale che si innalza quando aumenta il livello dello stress fino a raggiungere una soglia, oltre la quale, può verificarsi un eccesso di ansia.
L’ansia può passare da uno stato normale ad uno patologico/anormale quando:
1. Valuti in modo minaccioso determinate situazioni che in realtà non lo sono.
2. Quando compromette alcuni aspetti della tua vita (ad esempio: prendere l’autobus, allontanarti da casa, stare in luoghi aperti, stare in luoghi chiusi, stare in luoghi pubblici e affollati come un centro commerciale, attraversare gallerie, essere al cinema, guidare l’automobile, prendere l’ascensore).
3. Quando persiste nel tempo anche in assenza di stimoli minacciosi e senza nessuna prova che possa verificarsi l’evento che temi.
4. Quando esiste un’ipersensibilità a cogliere i segnali interni e/o esterni e a considerarli come pericolosi.
5. Quando si verificano i cosiddetti “falsi allarmi”, ovvero interpreti in modo catastrofico ed errato situazioni che, in realtà, sono neutre e la tua mente inizia a produrre pensieri di questo tipo: “Sto per svenire” – “Farò una pessima figura” – “Sto per sentirmi male” – “Non ce la farò” – “Morirò” – “Sta per venirmi un infarto” – “Nessuno mi aiuterà” – “Mi sentirò male e tutti mi guarderanno” etc.
La tendenza ad usare le proprie emozioni come fonte di informazione e valutazione, costituisce un meccanismo fondamentale nei disturbi d’ansia: “Se mi sento ansioso, allora deve esserci un pericolo”.
É, infatti, ciò che ripeti a te stesso, o il modo di interpretare la tua stessa ansia a rappresentare il vero problema.
Presta molta attenzione, dunque, a cosa pensi quando diventi ansioso e alle sensazioni fisiche che provi, queste ultime potrebbero essere dovute ad altri fattori (stanchezza, troppa caffeina, stress, aver mangiato troppo, aver dormito poco, ecc).
L’ansia si manifesta con:
· sintomi fisiologici (aumento del battito cardiaco, vertigini, sudorazione, nausea, debolezza, formicolio, sensazione di soffocamento, tensione muscolare, respiro affannoso);
· sintomi cognitivi (paura di perdere il controllo, paura di morire, paura di impazzire, paura del giudizio negativo altrui, confusione, scarsa concentrazione, pensieri e immagini spaventose, difficoltà di ragionamento);
· sintomi comportamentali (la fuga, l’evitamento di determinate situazioni, la ricerca di rassicurazioni, l’agitazione, la difficoltà a parlare e l’iperventilazione);
· sintomi emotivi (nervosismo, irritazione, agitazione, frustrazione, impazienza).
Ricorda che quando sei in iperventilazione (cioè respiri in modo più veloce e affannoso e con più intensità del necessario), il tuo cervello riceve più ossigeno come durante una normale corsa. Le vertigini e la sensazione di stordimento sono provocate dalla velocità del tuo respiro.
Attraverso le tecniche di stabilizzazione del respiro, che sperimenteremo insieme durante il trattamento, imparerai a regolarne il ritmo.
Pensi di avere un
problema di ansia?