Ci sono dei modi semplici per combattere la costante preoccupazione della malattia.
Recentemente, un mio paziente mi ha detto: “Ho paura di avere o sviluppare una malattia, non necessariamente morire, ma ho paura che forse un giorno mi venga diagnosticata una malattia invalidante. Trascorro molto tempo su Google alla ricerca di malattie che sono convinto di avere.
Potrebbe trattarsi di un Disturbo da ansia di malattia o Ipocondria.
Il disturbo d’ansia di malattia potrebbe non essere un termine familiare, ma ecco una parola che potrebbe esserlo: ipocondriaco. L’ipocondria era una diagnosi medica, ma è stata suddivisa in due nuove diagnosi: Disturbo da sintomi somatici e Disturbo da ansia di malattia. Ci concentreremo su quest’ultimo, in quanto si riferisce al problema del mio paziente.
Che cos’è il disturbo d’ansia di malattia?
Secondo il DSM-5 (la Bibbia delle diagnosi psicologiche), il Disturbo d’Ansia di Malattia è definito dai seguenti sintomi:
- Preoccupazione di avere o sviluppare una malattia debilitante o pericolosa per la vita.
- Il paziente in realtà non ha sintomi fisici o, se li ha, sono lievi. Se è presente una condizione medica o il paziente è ad alto rischio di sviluppare una condizione medica, la sua ansia raggiunge proporzioni estreme.
- In genere, le persone con disturbo d’ansia da malattia richiedono assistenza (ovvero, eseguono spesso controlli sanitari e vanno dal medico) oppure evitano le cure (evitano completamente gli appuntamenti dal medico, per paura di ciò che potrebbero apprendere).
Nove segni e sintomi del disturbo d’ansia di malattia.
- Pensare tutto o niente: vedere le cose nelle categorie bianco o nero, ignorando le sfumature di grigio. Ad esempio: “O sono sano o sto morendo per una malattia” oppure “Se il test non è accurato al 100%, come posso fidarmi di esso?!”
- Filtro negativo: scegliere un singolo dettaglio negativo e ignorare tutto il resto. Ad esempio, se il medico ha detto: “Probabilmente il tuo mal di testa è dovuto ad un aumento dello stress”, potresti iniziare a soffermarti sulla parola “probabilmente” e iniziare a pensare a cause più mortali del mal di testa e ignorare il messaggio principale del medico che non c’è motivo di preoccuparsi.
- Scartare informazioni positive: ad esempio, se il medico ha detto: “Abbiamo eseguito tutti gli esami clinici e non ci sono indicazioni che tu abbia un tumore”, potresti insistere sul fatto che l’esame potrebbe essere sbagliato. Allo stesso modo, potresti scartare le spiegazioni non letali dei disturbi fisici, e ad esempio supporre che il tuo mal di stomaco sia dovuto alla colite ulcerosa piuttosto che solo ad un’intossicazione alimentare.
- Saltare alle conclusioni: solo perché hai mal di gola non significa che hai il COVID-19. Il tuo mal di testa non è necessariamente un tumore al cervello.
- Cartomanzia: supporre che le tue aspettative pessimistiche siano vere. Ad esempio, affermare che sai che moriresti di influenza se la prendessi.
- Catastrofizzazione: vedere disturbi minori come aventi terribili conseguenze. Ad esempio, supporre che i dolori casuali siano sempre un segno di una malattia terminale sottostante.
- Ipergeneralizzazione: prendere un esempio come prova di una regola generale (ad esempio, “Mi sento stanco oggi. Devo avere la mononucleosi.”)
- Ragionamento emotivo: trattare i tuoi sentimenti come fatti. Ad esempio, “Deve esserci qualcosa di fisicamente sbagliato in me perché altrimenti non mi sentirei così ansioso”.
- Intolleranza all’incertezza: rifiutare di accettare che l’incertezza faccia parte della vita quotidiana. Ad esempio, “I medici devono escludere tutte le possibili malattie” e “Devo essere completamente sicuro di essere sano prima di lasciare lo studio del medico”.
Tieni presente che esiste una relazione tra il tuo pensiero, le emozioni, i comportamenti e le risposte fisiologiche. Pertanto, se pensi in questo modo, aumenterai solo la tua preoccupazione e il tuo disagio fisico.
Sintomi fisici contro sintomi psicologici
Le persone con disturbo da ansia di malattia possono etichettare piccoli cambiamenti corporei come patologici. Che cosa significa?
Ecco un esempio comune: una persona può avere mal di stomaco ed essere convinta di avere un’appendicite come risultato. Lo stress di questo pensiero porta a palpitazioni cardiache e nausea e aumenta il suo panico. Va in ospedale e viene respinta e gli viene detto che sta avendo una reazione d’ansia. Torna a casa e fissa degli appuntamenti con molti altri specialisti.
Da questo esempio, possiamo vedere come un piccolo cambiamento fisico (mal di stomaco), combinato con il pensiero disadattivo, può portare ad un aumento dell’ansia e all’arrivo di altri sintomi (palpitazioni cardiache e nausea).
Se hai questo disturbo, potrebbe essere difficile andare avanti senza supporto. La psicoterapia è la principale forma di trattamento. Nel frattempo, ecco alcuni suggerimenti per alleviare l’ansia di malattia:
- Esternalizza la tua ansia: invece di dire a te stesso “Mi ammalerò molto e morirò”, potrebbe essere utile dire invece: “La mia ansia da malattia è rumorosa oggi.
- Accetta l’incertezza: l’obiettivo non è eliminare tutta l’ansia, ma gestire efficacemente l’ansia che è presente. Ci sarà sempre una possibilità dello 0,00001 percento di avere un tumore al cervello, ma passare il 99 percento della tua vita ad impegnarti con quella preoccupazione significa che non stai abbracciando gli aspetti positivi delle tue esperienze quotidiane.
- Riduci i comportamenti compulsivi: limita la quantità di tempo che trascorri sui forum medici, a esaminare il tuo corpo, ad andare dal medico ogni volta che hai un piccolo disturbo e cercando continuamente rassicurazione dalla famiglia o dagli amici.
- Esamina le distorsioni cognitive: non accettare il tuo monologo interiore come un dato di fatto. Ogni volta che emerge un dialogo interiore negativo, fai un elenco delle prove a favore e contro la diagnosi. Scoprirai che, nella maggior parte dei casi, non c’è sostanza nella preoccupazione. È come un clickbait nel tuo cervello (letteralmente clickbait significa esca da click: si includono la messa in campo di tutti quegli elementi capaci di catturare l’attenzione dell’utente che naviga in rete e portarlo a cliccare sui link prescelti).
Naturalmente, un certo livello di preoccupazione per la tua salute e il tuo benessere è normale. Ma se sta arrivando ad un punto in cui la preoccupazione è peggiore dei sintomi fisici, allora potrebbe essere il momento di consultare un professionista della salute mentale qualificato.