Il disturbo è molto più comune di quanto si pensasse qualche tempo fa: risultano interessate fino a 2 persone su 100.
I pazienti che soffrono di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) hanno ossessioni che generano ansia e provano l’impulso a compiere un rituale per ridurre l’ansia e per evitare il verificarsi di un evento temuto.
COSA SONO LE OSSESSIONI
Le “ossessioni” presentano delle caratteristiche specifiche e non vanno confuse con le preoccupazioni che possono accompagnare i disturbi d’ansia. Le ossessioni sono pensieri (del tipo: “se gli dessi la mano potrei contrarre l’HIV ”, “se non chiudessi bene il rubinetto del gas potrebbe esplodere la casa”), idee o immagini mentali (ad esempio immaginare che la propria casa prenda fuoco), intrusivi non desiderati che scatenano ansia, paura e malessere.
Il contenuto delle ossessioni è spesso privo di significato o bizzarro. I temi delle ossessioni spesso riguardano il male, le aggressioni, il sesso, la religione, gli errori, le malattie, i germi e il bisogno di precisione. Le ossessioni contrastano con il concetto di sé e provocano ansia e malessere, le persone di solito tentano di resistere, di controllare o di bloccare i pensieri intrusivi (mettendo in atto quelle che vengono definite “compulsioni”). Questo può funzionare solo per un breve periodo di tempo successivamente il pensiero ritorna.
Le ossessioni più comuni
COSA SONO LE COMPULSIONI
Le compulsioni si presentano come comportamenti o pensieri ripetitivi, che la persona mette in atto per ridurre l’ansia che accompagna un’ossessione o la probabilità che si verifichi l’evento temuto. I rituali compulsivi sono volontari, ma eccessivi e bizzarri, e non sono collegati in modo realistico con la paura ossessiva che sono designati a neutralizzare.
Le compulsioni più comuni sono quelle connesse a pulizia e decontaminazione (lavaggi ripetuti a seguito di improbabili contatti con persone malate o con sostanze infette) e quelle connesse a controllo e ricontrollo (controllare ripetutamente di aver chiuso il rubinetto del gas o la porta di casa), contare e ripetere incessantemente azioni di routine (entrare ed uscire più volte dalla porta). Le compulsioni sono anche impulsi a dover mettere in atto rituali mentali come pregare in maniera ricorrente, utilizzare specifiche frasi o ripetere numeri speciali per neutralizzare o prevenire le paure ossessive.
I rituali più comuni
DIAGNOSI DI DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
Nella maggior parte dei casi sono presenti sia le ossessioni che le compulsioni, sono frequenti i casi in cui le persone riportano solo la presenza di pensieri ossessivi e sono rari i casi in cui la persona compie dei rituali compulsivi senza aver alcun pensiero ossessivo. Ossessioni e compulsioni possono estendersi fino ad occupare gran parte della giornata ed esaurire la maggior parte delle risorse della persona. Il disturbo ha un’importanza clinica se causa ansia o malessere, se la persona nel corso della giornata perde molto tempo a mettere in atto i rituali, cambiano le abitudini, interferisce con il lavoro o le prestazioni scolastiche, riduce o ostacola le relazioni con il partner, i familiari e gli amici.
A differenza di altri disturbi, il DOC si presenta con caratteristiche e sintomi abbastanza eterogenei. Tuttavia, sulla base della tipologia di ossessioni e compulsioni si possono individuare delle categorie specifiche di DOC:
DOC DA CONTROLLO
Il paziente è ossessionato dall’idea che qualcosa sfugga al suo controllo e che si possa verificare un evento temuto. E’ ossessionato dalla paura di agire un impulso e di ferire se stesso o un’altra persona, o ha paura di urlare parole volgari. Sono ossessioni riferite al dubbio o all’incertezza di aver compiuto certe azioni (“avrò spento il gas?”, “avrò chiuso la porta di casa?”). La persona reagisce a queste ossessioni impegnandosi in rituali di controllo ripetitivi e duraturi, che possono essere percepiti dalla persona stessa come qualcosa che va contro la propria volontà e del tutto inefficaci. I rituali di controllo tipici sono: controllare ripetutamente di aver chiuso porte, finestre, il gas, di non aver scritto parole blasfeme ecc.
DOC DA CONTAMINAZIONE
La persona è ossessionata dall’idea di essere contaminata da sostanze come i fluidi corporei (sangue, urine, sperma, sudore), da batteri o malattie (AIDS), da sostanze chimiche o radiazioni (saponi, solventi), dallo sporco e anche da tutti gli oggetti o le persone che potrebbero veicolare tali sostanze. La persona teme di ammalarsi o si preoccupa che un suo parente stretto possa ammalarsi entrando in a contatto con i germi o le sostanze tossiche. La persona può riportare una vera e propria sensazione di disgusto verso alcune sostanze, altre volte teme di essere contaminata anche solo moralmente da qualcuno (pensiero di poter diventare sfortunata solo se si sfiora una persona). Il contatto con la sostanza o la situazione temuta è seguito da rigidi rituali di lavaggio, pulizia e decontaminazione (lavare ripetutamente le mani, i vestiti, gli oggetti personali), e spesso i rituali arrivano a coinvolgere anche i familiari.
DOC DA ORDINE E SIMMETRIA
La persona non tollera il disordine e l’asimmetria. Libri, piatti, biancheria, vestiti, devono risultare perfettamente allineati, simmetrici, ordinati secondo una certa logica (colore, distanza, tipologia). Il paziente impiega molte ore al giorno a riordinare questi oggetti fino a sentirli a posto. Le ossessioni di ordine e simmetria possono riguardare anche alcune parti del corpo (pettinatura dei capelli, testicoli, assumere una certa posizione).
DOC DA SUPERSTIZIONE
La persona presenta pensieri superstiziosi. Per la persona l’esito degli eventi é legato al compimento di certi gesti come contare, pronunciare preghiere o vedere certe immagini. La persona deve mettere in atto un rituale magico per evitare o prevenire possibili disgrazie (ad esempio ripetere una preghiera per tre volte dopo aver visto un’immagine ritenuta negativa).
DOC LEGATO A PENSIERI TABU’ (OSSESSIONI SESSUALI, RELIGIOSE E BLASFEME)
La persona è ossessionata da idee o immagini ricorrenti a sfondo sessuale, pornografico o di dubbio sulla propria identità sessuale. Spesso questi pensieri ossessivi sono seguiti da certe rassicurazioni interiori o dalla richiesta di rassicurazione da parte dei propri cari e rappresentano il tentativo che la persona mette in atto di resistere al disagio attivato dall’ossessione. Le ossessioni di tipo religioso possono essere: “non si possono avere cattivi pensieri, potrei andare all’inferno o non si può bestemmiare in un luogo religioso“. Le compulsioni religiose consistono nel recitare preghiere più volte, toccare o baciare oggetti sacri ripetutamente, o mettere in atto dei rituali di lavaggio.
TRATTAMENTO DEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
Il disturbo ossessivo-compulsivo può esordire a qualsiasi età. Interessa in modo equivalente sia uomini che donne. La ricerca mostra che il disturbo ossessivo-compulsivo tende essere maggiormente presente nelle famiglie di chi ne soffre, e aumenta la vulnerabilità a sviluppare i sintomi. Il disturbo se non trattato diventa cronico e debilitante, sebbene la gravità dei sintomi possa aumentare e diminuire nel tempo (in relazione ai livelli di stress).
I trattamenti basati sull’evidenza per il DOC sono la terapia cognitivo-comportamentale (la Terapia basata sull’Esposizione con Prevenzione della risposta) e la terapia farmacologica. I pazienti che vengono trattati con la psicoterapia cognitivo-comportamentale riportano mediamente un decremento dei sintomi compreso tra il 60 e l’80%.
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