Per agorafobia s’intende l’ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni da dove sia difficile (o imbarazzante) allontanarsi, oppure sia difficile o impossibile ricevere aiuto nel caso in cui si verifichino sintomi di attacchi di panico.
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Ecco degli esempi nei quali potrebbero verificarsi un attacco di panico o alcuni sintomi di panico:
Situazioni come queste vengono del tutto evitate oppure vengono affrontate solo con la presenza di un accompagnatore oppure vengono sopportate con intenso disagio o l’ansia continua che possa verificarsi primo o poi un attacco di panico.
A seguire un elenco di situazioni in cui può verificarsi uno stato di ansia da agorafobia:
L’agorafobia comporta evitamenti sistematici e cambiamenti anche rilevanti nelle proprie abitudini. Si possono riscontrare limitazioni abbastanza lievi (fare certi viaggi solo con un accompagnatore) oppure limitazioni più gravi che ostacolano il raggiungimento del posto di lavoro o la libertà di effettuare anche piccoli spostamenti.
Nei casi più gravi, questo disturbo conduce il paziente a vivere recluso in casa e a dipendere totalmente dalla collaborazione dei familiari.
Per ogni persona con questo disturbo possono essere distinte le zone sicure dalle zone pericolose. Le zone sicure sono definite dalla vicinanza alla propria casa o ad un accompagnatore. Perciò in fase di valutazione è di cruciale importanza costruire insieme al paziente la mappa di autonomia: una mappa che riporta i confini entro i quali la persona è in grado di spostarsi liberamente senza provare ansia o senza ricorrere a comportamenti di protezione.
Se nel breve termine questi comportamenti producono un abbassamento del disagio, nel tempo provocano il mantenimento della sintomatologia ansiosa.
La ricerca scientifica supporta la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia farmacologica come trattamenti d’elezione per l’agorafobia.
Il trattamento farmacologico prevede la prescrizione di farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (farmaci SSRI) o altri farmaci antidepressivi.
L’agorafobia è una condizione cronica; solamente in una piccola percentuale di casi non trattati è possibile la remissione spontanea. In genere, il trattamento dell’agorafobia è generalmente difficoltoso e il successo della terapia dipende molto dalla collaborazione del paziente.
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