Le fobie specifiche sono caratterizzate da una reazione di paura eccessiva e angosciante legata a uno stimolo che porta all’evitamento.
Le fobie possono essere legate a:
Sono incluse in un’altra categoria le fobie di situazioni che possono portare a soffocamento, vomito o al rischio di contrarre una malattia.
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La paura é diversa dalla fobia.
La paura è un’emozione primitiva, che segnala un pericolo presente e specifico e ci prepara ad affrontarlo, a metterci in salvo.
La fobia non è semplicemente una paura di grado molto elevato, è una paura sproporzionata o addirittura irrazionale: non è irrazionale avere paura dei cani, ma è irrazionale avere paura di un cane di peluche o dell’immagine di un cane alla televisione, ed è irrazionale non andare a scuola perché per strada si potrebbe incontrare un cane.
Una fobia è diversa dalla paura per tre ragioni:
Per parlare di fobia è necessario da una parte, che l’interessato sia consapevole che la paura sia irragionevole, ma non sia in grado di controllarla in modo accettabile e, dall’altra parte, che ci sia una limitazione importante dell’autonomia. Infatti, quando l’evitamento produce un handicap è indicato il trattamento. d esempio, molti hanno paura degli aerei e sono costretti a brevi viaggi in aereo o lunghi viaggi in treno, per le proprie vacanze. In questi casi non si tratta di fobia; invece, si tratterebbe di fobia se, ad esempio, la paura dell’aereo riguardasse un pilota, costringendolo ad abbandonare il proprio lavoro.
Ad esempio, molti hanno paura degli aerei e sono costretti a brevi viaggi in aereo o lunghi viaggi in treno, per le proprie vacanze. In questi casi non si tratta di fobia; invece, si tratterebbe di fobia se, ad esempio, la paura dell’aereo riguardasse un pilota, costringendolo ad abbandonare il proprio lavoro.
La fobia specifica può generare uno stato di elevata apprensione oppure la paura può degenerare fino alla comparsa di un vero e proprio attacco di panico.
Le fobie comportano alterazioni: nel comportamento (ad esempio, l’evitamento), nelle convinzioni (ad esempio, in uno spazio ristretto finirà l’aria), e fisiologiche (ad esempio, tachicardia, sensazione di asfissia, tremori).
La fobia del sangue, iniezioni e ferite presenta delle caratteristiche diverse dalle altre fobie. La reazione di paura che si ha in presenza degli altri tipi di stimoli fobici è costituita da una forte attivazione fisiologica e include un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
In presenza di sangue e ferite, invece, è più probabile una reazione bifasica, che consiste in una breve accelerazione iniziale della frequenza cardiaca e in un aumento della pressione arteriosa, seguita da una successiva diminuzione della frequenza cardiaca e dall’abbassamento della pressione arteriosa. Per questo motivo è tanto comune che una persona svenga alla vista del sangue.
La genesi delle fobie è attribuita all’interazione tra “geni e ambiente”.
Secondo la prospettiva evoluzionistica abbiamo ereditato dai nostri antenati un certo grado di paura di situazioni potenzialmente pericolose. Chi aveva queste paure (ad esempio del buio, di alcuni animali repellenti) aveva più probabilità di vivere e trasmettere il suo patrimonio genetico ai figli.
L’altra prospettiva indica che la fobia può insorgere come conseguenza dell’esperienza diretta o indiretta di situazioni pericolose. Ad esempio, essere morsi da un cane o vedere qualcuno essere morso da un cane può essere sufficiente a generare in una persona la fobia dei cani.
Inoltre, le fobie si mantengono nel tempo. Come? In primo luogo, chi soffre di fobie pensa che le situazioni temute siano molto più pericolose del reale e di quanto pensano gli altri. In secondo luogo, le fobie sono mantenute in vita dall’evitamento.
La ricerca scientifica ritiene che gli interventi basati sull’esposizione e senza uso di farmaci siano i trattamenti di prima scelta.
Nessun farmaco può essere raccomandato come trattamento d’elezione nelle fobie. I farmaci beta-bloccanti inibiscono i sintomi somatici dell’ansia (ad esempio, se ho paura di parlare in pubblico e devo affrontare una conferenza) e i farmaci ansiolitici (ad esempio, per dormire la notte se ho paura di prendere l’aereo il giorno dopo) diminuiscono l’ansia anticipatoria, ma non ci sono prove di un riduzione a lungo termine dei sintomi della fobia.
LE FOBIE SONO I DISTURBI CURABILI NEL MINOR TEMPO E CON IL MAGGIOR TASSO DI SUCCESSO.
Nella maggior parte dei casi si possono vedere dei risultati in tempi molto brevi (1-4 sedute). Il successo della terapia dipende molto dalla collaborazione attiva del paziente.
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